
Partendo dal saggio motto #iorestoacasa che ci ha permesso quasi di vincere la battaglia intrapresa a livello mondiale contro il malefico coronavirus, oltre al positivo riposo anche se forzato, ci siamo resi conto che il nostro peso è aumentato perché si mangiava molto di più e non ci si poteva muovere quasi per nulla.
C’è stata fino a fine maggio l’impossibilità di fare moto e la tensione è salita alle stelle e la noia dell’ozio forzato ha portato tutti davanti alla porta del frigorifero. È stato proprio un boicottaggio del tentativo di restare in forma e salvaguardare la salute.
L’impossibilità a muoversi con regolarità ha provocato il rallentamento del metabolismo che normalmente ci fa bruciare pochissime calorie e quindi avviene anche la perdita di massa muscolare magra.
Per sopperire a questo stato è bene aumentare le calorie della colazione, al mattino, facendola diventare quasi il pasto principe della giornata.
Ora bisogna, quindi, apportare delle modifiche sia al pranzo che alla cena, sostituendo un pranzo light di chi ha solo mezz’ora di tempo per consumarlo con un buon primo piatto ricco di verdure e legumi e una cena leggera in cui le proteine siano magre e le verdure e frutta abbondanti.
È necessario, innanzitutto, rafforzare le nostre difese immunitarie per combattere una eventuale contaminazione, precisando, però, che gli alimenti non hanno la forza di curare l’infezione da virus se già contratto, ma ci aiutano a rafforzare le difese.
Un organismo ben difeso è più forte e unitamente ai farmaci opportuni aumenta le possibilità di guarigione se dovesse accadere malauguratamente di ammalarsi.
La miglior alimentazione per il nostro organismo, quella che più potrebbe aiutarlo ad affrontare un’infezione da coronavirus è quella mediterranea, è consigliabile consumare alimenti ricchi di vitamina B e C, e oligominerali, come lo zinco.
Via libera dunque a frutta e verdura, come agrumi, kiwi, fragole, lattuga, broccoli ricchi di vitamina C, e a riso, cereali, pesce e uova, tutti alimenti con molta vitamina B.
I micronutrienti, infatti, rivestono un ruolo fondamentale per tutto il nostro sistema immunitario e per sostenere l’immunocompetenza: le vitamine A, C, D, E, B6 e B12, l’acido folico, oltre a ferro, rame, selenio e, come detto, lo zinco.
Questo inverno è, sorprendentemente, più caldo del solito come non è mai registrato in Europa, e spiega la Coldiretti che l’Italia può contare in questo periodo su un’ampia offerta di verdure e grazie all’anticipo di maturazione delle primizie sui banchi si trovano già asparagi, fragole, agretti, zucchine, carciofi e pomodori.
Infatti, nel nostro Paese la prima settimana di marzo, rispetto allo stesso periodo dello scorso mese, si è avuto un aumento degli acquisti di frutta e verdura pari a circa il 20 per cento.
Innanzitutto sono necessari i carboidrati complessi cioè pasta, riso, pane, legumi senza dimenticare i carboidrati semplici contenuti nella frutta nel latte e nei latticini.
Questi ultimi hanno peraltro anche molte proteine nobili che troviamo abbondanti nei pesci ricchi di grassi polinsaturi e nelle carni bianche e rosse.
In alternativa vanno bene anche uova, bresaola o prosciutto magro sia cotto che crudo.
Il tuorlo d’uovo contiene Ferro, Vit. B 12 e Vit. A, tutti antiossidanti.
Nell’albume invece troviamo le ottime proteine. Non bisogna dimenticare le verdure ricche di vitamine del gruppo B che proteggono neuroni e nervi, svecchiano le cellule dell’anziano e mantengono giovani quelle dei ragazzi.
Anche la vitamina C svolge un ruolo di aiuto immunologico, ma attenzione alle fakenews qualcuno dice che una dose di 3 grammi di vitamina C sia quella ottimale per aiutare a sconfiggere il Coronavirus: non è vero.
Di tutta la vitamina C introdotta sotto forma di arance, kiwi o supplemento come integratore acquistato in farmacia, il corpo ne assorbe solo fino a un grammo l’eccedenza viene subito eliminata con le urine.
Invece per quanto riguarda l’alimentazione disintossicante occorre cibo in grado di stimolare l’attività di eliminazione delle tossine.
L’elemento principe è l’acqua, una corretta idratazione permette di introdurre sali minerali calcio e stimola la funzionalità renale e intestinale. Le acque ricche in magnesio e calcio inoltre, hanno proprietà in grado di aiutare la funzionalità della bile e regolarizzare l’intestino.
In tempo di Coronavirus, anche l’acqua è stata oggetto di fakenews, girano infatti suggerimenti per “sconfiggere” il Coronavirus bevendo acqua calda con succo di limone e miele. Anche se calda, per il virus è “acqua fresca” ovvero non produce effetti farmacologici.
Le erbe maggiormente indicate nel processo di depurazione sono il tarassaco, l’ortica, la curcuma, il finocchio, la betulla, l’aloe e il cardo mariano, perché conciliano le proprietà antiossidanti con l’idratazione per purificare un corpo affaticato da troppe scorie.
Consumare almeno una porzione di verdura a pranzo e cena, preferibilmente fresca e almeno tre frutti, meglio con la loro buccia lavata accuratamente.
Con le cinque porzioni quotidiane variamente colorate tra frutta e verdura si può fare la giusta scorta di vitamine, sali minerali e antiossidanti.
Sono ottime per purificarsi: asparagi, fagiolini e carciofi, ricchi di fibra e poco calorici.
La frutta secca come nocciole, noci e mandorle, è ricca di zinco, sali minerali, vitamine e acidi grassi essenziali (omega 3 e 6), ed è utile nella fase di depurazione soprattutto se emergono sintomi come stitichezza e mancanza di energia.
Le spezie e le erbe aromatiche aiutano l’organismo e bisogna utilizzarle limitando il consumo di altri condimenti come grassi e sale che devono essere moderati, l’uno per l’apporto calorico, l’altro per gli effetti nocivi sul nostro organismo, inoltre, godono di numerose proprietà benefiche grazie al loro alto contenuto di antiossidanti.
Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese